La normativa nazionale legge n. 66 del 2001 dice come bisogna considerare l'impianto televisivo idoneo a ricevere in digitale (il c.d. digitale terrestre), semplificando le decisioni condominiali. Questo perche' per il legislatore il passaggio al nuovo sistema e' un valore da promuovere anche semplificando le decisioni in condominio.
Al momento, quindi, ci si aspetta che il digitale terrestre sostituisca nel 2012 completamente l'analogico, l'attuale sistema per intenderci.
Una eventuale delibera presa dopo il 2012 quindi certamente e' una innovazione necessaria, perche' la giurisprudenza costituzionale ha indicato questo diritto come fondamentale.
Tuttavia anche una delibera presa prima del 2012 puo' passare non all'unanimità ma a maggioranza, perche' stante la carenza di disposizioni ad hoc, in materia di digitale terrestre, è possibile applicare per analogia l'art. 2-bis comma 13 della legge 66 del 2001 (che disciplina l'installazione di impianti satellitari comuni) Quindi, al momento, la maggioranza richiesta per approvare l'installazione di un sistema di digitale terrestre, se l'attuale impianto non e' adatto come capita spesso, e' quella di 1/3 dei condomini che rappresentino almeno 1/3 del valore dell'edificio.
Salvo voler rinnovare comunque l'impianto tradizionale per altri motivi, ecco allora che cosi' facendo il singolo potrà anche installare l'adattatore nel proprio appartamento pur restando tutti gli altri con il segnale tradizionale.
Infatti se l'impianto tradizionale e' buono, non richiede nessun intervento ulteriore, e per il fortunato singolo e' sufficiente applicare il decoder digitale all'antenna. Ma in ogni caso sara' bene sentire prima l'antennista per farsi spiegare in che condizioni e' l'impianto.
Fonte: civile.it