COMO - C'è chi vede alcuni canali sì e altri no, chi lamenta che l'immagine si blocca all'improvviso o si sgrana durante la visione di un programma. E persino chi, da quando è stata messa mano ai ripetitori per spegnere il segnale analogico di Raidue e Rete 4, non sente più come prima i tre canali radiofonici di mamma Rai.
Sono molti i disagi segnalati dai nostri lettori nei primi dieci giorni dell'"era televisiva digitale". Abbiamo sottoposto i quesiti a Gianni Aredi, antennista addetto ai ripetitori Rai sul territorio Comasco, e che conosce bene anche la situazione delle altre tv, a partire da Mediaset, per la quale ha pure lavorato per alcuni anni. La sua risposta non conforterà molto i comaschi, che a quanto pare devono mettere mano al portafogli e farsi sistemare gli impianti domestici: «I tecnici Rai hanno effettuato verifiche con la stazione mobile in tutta la città e il segnale si riceve perfettamente ovunque. Lo stesso vale per quello di Mediaset. Se qualcuno ha avuto difficoltà, è perché il suo impianto, quello dell'appartamento piuttosto che quello condominiale, è obsoleto o non a norma. Allora va fatto ritoccare». Ma alcuni utenti obiettano che fino al 18 maggio vedevano bene tutti i canali con la tv analogica. Mentre ora, con quella digitale, non è più così. «I ripetitori del digitale terrestre sono nuovi di zecca - sottolinea Aredi - e sono stati montati sugli stessi tralicci utilizzati da quelli analogici. Anch'io ho sondato i miei amici e i mici clienti e posso assicurare che il segnale si riceve in tutte le parti della città. Se qualcuno riceve bene la tv analogica e male quella digitale, dipende dal fatto che mentre per l'analogico è sufficiente la quantità di segnale, con il decoder conta la qualità». Bisogna tenere d'occhio le due strisce che compaiono sullo schermo: quella relativa alla potenza del segnale è sufficiente che raggiunga il 40-50%, invece quella della qualità deve superare il 60%. Al di sotto non si vede nulla. «È sufficiente che un piccolo componente dell'impianto domestico non sia adatto, per compromettere la qualità del segnale - spiega il tecnico -. Difficilmente si tratta dell'antenna esterna, più probabilmente il problema è da ricercare nella distribuzione all'interno del palazzo o dell'appartamento». Per quanto riguarda la ricezione "a singhiozzo" di Radiouno, Radiodue e Radiotre, segnalata peraltro da Innocente Proverbio, il lettore che "scoprì" il muro sul lungolago, non esisterebbe alcun nesso con l'attivazione dei nuovi ripetitori digitali. «Quelli della modulazione di frequenza - assicura Aredi - non sono stati toccati».
Fonte: La Provincia (Pietro Berra)