Sab, 17 Gen 2009

Conto alla rovescia per il digitale terrestre che, dopo essere sbarcato in Sardegna nel 2008, arriverà in Piemonte quest’anno per estendersi via via a tutto il Paese entro il secondo semestre del 2012. Fanno da sfondo a questa fatidica data il "far west" dell’etere, leggi, decreti, sentenze e ricorsi a decine. 
Il passaggio al digitale terrestre è reso necessario dalla limitata disponibilità delle frequenze radioelettriche ed è il naturale sviluppo della tv analogica, che andrà parallelamente verso lo spegnimento. Inutile nascondere che dietro a questa accelerazione si nasconde un business enorme, con la lotta - economica, ma prima ancora sui contenuti, diritti per il calcio e film blockbuster in primis - tra la pay tv satellitare e quella terrestre. 
Attualmente in Italia il 20,6% del pubblico televisivo abituale accede alla tv satellitare contro il 7,7% che ha il decoder per il digitale terrestre (Fonte: rapporto Censis 2008), anche se l’ascolto medio nel mese di dicembre 2008 è stato un più modesto 9,2% (Fonte: Starcom Italia su base dati Auditel AGB). 
Un rapporto destinato a ribaltarsi, stante l’obbligo per gli italiani, volenti o nolenti, di abbandonare la vecchia tv analogica. In soldo-ni, la lotta per la supremazia sul mercato italiano della pay tv è tra Sky di Rupert Murdoch, ormai ex amico di Berlusconi e leader del satellite, e Rai/Mediaset, che hanno investito tutto sul digitale terrestre. Ma la torta è così interessante che anche i gestori delle piattaforme satellitari finiranno con il mettere piede sulla pay terrestre. Di conseguenza nel 2012, con un bacino di 35 milioni di utenti certi, il panorama sarà completamente diverso da quello odierno.
Il 10 settembre 2008 un decreto firmato dal ministro Scajola, e presentato dal sottosegretario con delega alle comunicazioni Paolo Romani, ha dato il via al passaggio definitivo dell’Italia alla televisione digitale terrestre.

Per il Piemonte, questo avverrà nel secondo semestre di quest’anno, secondo un crono-programma stabilito dal ministero, di concerto con gli attori coinvolti nel territorio, la cosiddetta
"Task Force Piemonte". Per le province di Torino e Cuneo lo "switch-over" (l’avvio ufficiale delle trasmissioni digitali) è previsto il 21 aprile 2009, mentre la data dello "switch-off" (la fine dell’analogico) sarà compresa tra il 13 e il 31 luglio. Nei mesi che precedono aprile è prevista un‘intensa attività di informazione rivolta ai cittadini e prima ancora diretta ai tecnici installatori, alle associazioni di consumatori e ai rivenditori. Infatti, per vedere la tv (qualsiasi canale, anche quelli locali) gli utenti dovranno dotarsi di un set top box acquistandolo da un rivenditore specializzato. 
La campagna informativa in questione sarà coordinata dalla Regione Piemonte. Per le cosiddette "fasce deboli" è allo studio un bonus/contributo di 50 euro per l’acquisto del decoder. Reddito inferiore ai 10 mila euro, età superiore ai 65 anni, abbonamento Rai in corso saranno i requisiti necessari. Si calcola che il bonus – non è ancora certo se a carico della Regione o del Ministero – riguarderà 167 mila famiglie.

Fonte: Torino click