Mer, 14 Gen 2009

Digitale terrestre A marzo sui canali pay de La7 sboccia la nuova Dahlia tv

Il 2009 si appresta a diventare un anno fondamentale per lo sviluppo della tv digitale in Italia. «Entro quest’anno - spiega Andrea Ambrogetti, presidente di Dgtv, ossia il consorzio della televisione digitale nel nostro Paese - circa il 30% della popolazione dovrà passare a questa tecnologia». Nel 2008 tutta la Sardegna è passata al digitale terrestre mentre per la val d’Aosta, che doveva provvedere a oscurare il segnale analogico con la stessa tempistica, ora si parla di maggio o giugno di quest’anno. In linea con altre regioni come Lazio, Campania, Trentino Alto Adige e Piemonte. Sul fronte dei programmi sono stati fatti notevoli passi avanti soprattutto grazie all’attivismo di Mediaset che ha realizzato una serie di bouquet di canali (a pagamento e gratuiti) visibili soltanto sul digitale terrestre. E da marzo sul mercato apparirà anche un nuovo competitor, che si aggiunge al gruppo del Biscione e a DFree, che ha tra i principali azionisti il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar e Rete A che fa capo al gruppo l’Espresso. Naturalmente della partita fa parte anche la Rai che però, essendo servizio pubblico, non ha canali a pagamento. Il nuovo competitor è AirPlus Tv una società svedese, che ha recentemente acquistato da La7, l’emittente di Telecom Italia, i suoi canali a pagamento che trasmettono alcune partite di serie A (Fiorentina, Sampdoria, Palermo, Catania e Cagliari) e la serie B. Tra i soci, ossia fondi di investimento svedesi e americani c’è anche la famiglia Wallenberg quella di Ericsson e Electrolux. AirPlus è già titolare di canali pay sul digitale terrestre oltre che in Svezia anche in Finlandia e in Spagna. E proprio dalla Spagna verrà mutuato anche il nome che i canali prenderanno nel nostro Paese, ossia Dahlia Tv. I numeri, pur essendo ancora bassi, fanno ben sperare le prospettive di crescita. «Nel 2008 - ha aggiunto Ambrogetti - il fatturato dei canali pay sul digitale terrestre è stato di 240 milioni di euro con 25 milioni di raccolta pubblicitaria su quelli gratuiti. Nel 2009 ci attendiamo un raddoppio anche per gli ascolti che passeranno dal 4 all’8%».

Fonte: Il Giornale