Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39

Sab, 07 Feb 2009
Torna a trasmettere in digitale terrestre Qoob, ma solo per qualche mese, ritornerà disponibile, sul multiplex TIMB1, lo stesso di La7, Mtv, TED, Sportitalia e Sportitalia 24.
Sab, 07 Feb 2009
bloombergBloomberg ridimensiona la propria presenza in tv: con il nuovo anno scompariranno la maggior parte dei canali che portano il marchio del gruppo di servizi finanziari ed editoriali fondato dall'attuale sindaco di New York, Michael Bloomberg. 
Scompariranno, fra gli altri, il canale italiano, quello francese, spagnolo e tedesco, ma non solo. Bloomberg è infatti presente anche in America Latina (con un canale in portoghese per il Brasile e uno in spagnolo) e in Asia (con quello generale in inglese e uno dedicato al solo Giappone), 11 in tutto. 
Resteranno soltanto i due canali in lingua inglese da New York e da Londra, anche se la stessa sede londinese, potrebbe essere depotenziata, per creare un unico hub centrale a New York, che si collegherà con i vari corrispondenti. Alla cancellazione dei canali si dovrebbe accompagnare, secondo indiscrezioni, anche un taglio di 60 dipendenti. In realtà, l'inglese Guardian parla di tagli ben più consistenti: 100 persone a New York e un numero ancora da definire negli altri paesi in cui è presente.
Il motivo di una decisione così importante è da ricercarsi nelle continue perdite che le operazioni televisive e radiofoniche (queste ultime minori) portano ogni anno nelle casse di Bloomberg: 20 milioni di dollari (15,6 milioni di euro). Per contro gli introiti garantiti dalla tv sono solo una piccola frazione dei 6 miliardli di dollari (4,7 miliardi di euro) di ricavi dell'intero gruppo.
Bloomberg conta quindi di alleggerire i propri conti prima di tutto tagliando i costi di produzione e trasmissione di tutti e dieci i canali attuali, per passare a uno o al massimo due, uno per l'America e l'altro per l'Europa, comunque entrambi in lingua inglese. Per quanto riguarda il personale, i tagli dovrebbero essere limitati dal fatto che si manterranno alcuni corrispondenti nei vari paesi.
Per l'Italia si tratta della seconda perdita di un canale finanziario. Nel gennaio del 2007 era stata la volta di 24 Ore Tv, la televisione del Sole 24 Ore lanciata nel 2001. Adesso quella di Bloomberg. Sul mercato televisivo italiano resta ormai soltanto Class CNBC, il canale finanziario nato dalla joint venture fra Class Editori (che partecipa al capitale di questo giornale) e la CNBC.
Un canale che anche in occasione dell'insediamento del presidente Usa Barack Obama ha dimostrato la sua vocazione internazionale con una diretta non stop di 16 ore e mezza con collegamenti da Washington e dalle principali piazze finanziarie mondiali.
CNBC, tra l'altro, oltre alla rete americana, ha una rete molto estesa di canali internazionali: CNBC Europe e CNBC Asia prima di tutto, poi numerosi canali locali che prendono le mosse dai precedenti: in Turchia, Arabia, Giappone, India, Pakistan, Polonia, Singapore-Hong Kong, Australia.
Tornando all'Italia, così come per altri canali europei, la strategia iniziale di Bloomberg era stata quella di legarsi all'agenzia di stampa leader nel Paese per realizzare il servizio televisivo. Nella penisola l'accordo era stato fatto con l'Ansa, che in pratica realizzava il canale in proprio. Successivamente: visti gli scarsi introiti dalla pubblicità del settore finanziario, queste partnership a livello locale con le agenzie erano state cancellate, e si era deciso di portare a Londra la testa dei vari canali, mantenendo solo delle redazioni locali molto più piccole per le dirette.
Mente della riorganizzazione di Bloomberg tv e radio è Andrew Lack, il manager che in precedenza è stato in Nbc, Cbs e Sony Bmg. La prima mossa evidente di Lack è stata quella di cancellare il Night talk di Mike Schneider, il famoso ancorman in onda sulla rete dal 2003 dopo essere passato per ABC, NBC e Fox News. Uscita che ha seguito quella del managing editor di Bloomberg tv John Meehan che ha lasciato la società la scorsa settimana.
Fonte: Italia Oggi
Gio, 05 Feb 2009
Mediaset sta pensando a un canale tematico dedicato alla musica classica per il digitale terrestre. Lo ha detto il presidente del gruppo televisivo, Fedele Confalonieri, nel corso di un incontro organizzato dalla Società del Quartetto di Milano alla casa di riposto Giuseppe Verdi. ''E' possibile, ci stiamo pensando. Qualche cosa già facciamo. E' un settore di nicchia, che può avere interesse per completare l'offerta ma anche per ragioni culturali''. Quando? gli è stato chiesto: ''Speriamo presto'', ha detto.
Il presidente Mediaset ha ricordato che quando era ragazzo in tutta Milano ''c'era un passione per la musica, non c'era la tv che forse distrae da questa attività, ma si faceva cultura''. ''Spesso ho parlato di queste cose con i miei dirimpettai pubblici'' ha detto poi Confalonieri a chi gli chiedeva cosa potrebbe fare la tv per promuovere la cultura musicale. ''Io certe cose le ho viste per la prima volta in tv'', ha detto ricordato l'Otello, la Traviata e molte altre trasmissione culturali della Rai di un tempo. ''Quando siamo arrivati noi (di Mediaset, ndr) abbiamo abbassato il livello perchè il criterio è diventato l'audience. Invece essere noi commerciali trascinati sul livello culturale della Rai è avvenuto il contrario''. 
Confalonieri, diplomato in pianoforte, ha così definito l'audience ''un feticcio'' sottolineando che l'offerta culturale ''toccherebbe al servizio pubblico, bisognerebbe che la facesse chi fa pagare il canone''. Confalonieri ha tra l'altro lodato l'offerta di musica classica del concorrente Sky. ''Con Sky siamo ai materassi ma il loro Classica è un signor canale'', ha detto.
Fonte: Tgcom
Gio, 05 Feb 2009
Per adesso l’ unica novità visibile è che dalla pay tv sul digitale terrestre è sparito il marchio La7 e si chiama solo Cartapiù. Tra un mese, si aggiungerà una seconda parola: «Dahlia».

E quello sarà il segnale d’ avvio delle trasmissioni del bouquet organizzato dagli svedesi di Air Plus Tv, subentrati nella payperview a Telecom Italia e a cui si sta dedicando l’ amministratore delegato Fabrizio Grassi, in queste settimane sempre in viaggio tra Italia, Svezia e Stati Uniti dove sta mettendo a punto gli ultimi dettagli della partita dei diritti con le major. Air Plus opererà anche in Italia con il marchio Dahlia Tv che usa già in Spagna.
Subentrerà a Ti Media nei diritti del calcio relativi che riguardano cinque squadre di Serie A e tutta la B. Poi si aggiungeranno dei canali di taglio cosiddetto ‘maschile’ : quindi sport, anche estremi, viaggi, scienza e un po’ di «eros». Questa è perlomeno la miscela che Air Plus ha già sperimentato in Svezia, Finlandia e Spagna.

I mezzi per giocare un ruolo non di nicchia sul mercato italiano, accanto ad un concorrente ingombrante come Mediaset, Air Plus li ha tutti. Infatti fa capo a Investor Ab, una finanziaria che detiene il portafoglio di partecipazioni industriali dei Wallenberg, una delle più potenti famiglie svedesi, con interessi in gruppi come Electrolux, Ericsson e Scania. Nel board di Air Plus figura anche Paolo Dal Pino che è stato l’ advisor dello sbarco sul mercato italiano della società svedese. Un ruolo che è stato specificato Dal Pino ricopre a titolo personale. Una precisazione resa necessaria dal fatto che Dal Pino è anche senior advisor di Cyrte Investments, il fondo creato da Jon De Mol, e che detiene tra l’ altro la quota di De Mol nel consorzio che ha rilevato Endemol da Telefonica e in cui è in compagnia di Goldman Sachs e di Mediaset.
Fonte: La Repubblica
Gio, 05 Feb 2009
Conto Tv ha acquisito in ESCUSIVA i diritti di trasmissione degli incontri di calcio Sampdoria vs Metalist e Lech vs Udinese valevoli per i sedicesimi di finale di Coppa Uefa.
Sampdoria vs Metalist si giocherà alle 20.45 di Mercoledi' 18 Febbraio. Lech vs Udinese si giocherà alle 18.00 di giovedì 19 Febbraio.
Sampdoria vs Metalist e Lech Udinese saranno trasmesse su ContoTV 1 e saranno visibili sul satellite sia per i possessori di SmartCard ContoTV che per gli abbonati attivi SKY (lista Canali SKY 985) e sul digitale terrestre sempre con la SmartCard ContoTV nelle zone coperte dal servizio.
Il costo per la visione di ogni partita (evento) per i possessori di Smartcard ContoTV e' di 5 Euro (500 Tokens).
Per gli abbonati SKY è possibile attivare la visione di entrambe le partite con un singolo acquisto al costo di 20 Euro (15 Euro in prevendita
- scadenza prevendita Lunedì 16 Feb ore 21.00).
Gli eventi saranno visibili singolarmente anche in webtv sul sito www.conto.tv al costo di 15 Euro per partita.
Entrambe le partite saranno visibili per tutti gli abbonati al prodotto Calcio ContoTV attivabile anche per soli 2 mesi al costo di 36 euro.
E' possibile attivare la visione degli eventi sulle smartcard ContoTV o SKY sia con la Ricarica ContoTV che con Carta di Credito utilizzando il sito www.conto.tv o chiamando il callcenter al numero 199 24 88 24
E' possibile acquistare le SmartCard e le Ricariche ContoTV nei migliori negozi di elettronica e tabacchi.
Le Ricariche ContoTV sono acquistabili anche nei punti vendita affiliati ai circuiti telematici: Sisal, Lottomatica Italia Servizi e Index Point.
Maggiori informazioni e Punti Vendita sul sito www.conto.tv o chiamando il numero 199 24 88 24.
Fonte: Conto TV
Gio, 05 Feb 2009
La Tv Ungherese Duna ha annunciato che dalla primavera prossima spegnerà il segnale analogico presente su Hotbird (13,0°est).
Oltre all’abbandono del segnale analogico il broadcaster ha comunicato che da Aprile, con lo spegnimento della vecchia versione, lancerà la versione HD di Tv Duna.
La frequenza 10829 di Hotbird verrà utilizzata per trasmettere in tutto 3 canali: TV Duna HD, Tv Duna SD (Standard Definition) e Duna II Autonómia Televízió.
Da segnalare che Duna TV ha il contratto in scadenza con Hotbird a fine anno.
Fonte: DVB24
Gio, 05 Feb 2009
La partita delle piattaforme televisive è apertissima. Un primo atto lo compie la Rai, dando a Sky la disdetta, con i sei mesi di anticipo previsti dal contratto, per l'uso dello standard di criptaggio Nds, quello della News Corp di Rupert Murdoch utilizzato dai canali trasmessi sulla piattaforma satellitare.
A luglio scade il contratto siglato dalla Rai con l'allora Tele+, controllata dai francesi di Canal Plus: un'intesa che ha permesso di produrre il bouquet satellitare di RaiSat, distribuito da Sky in cambio di circa 45-50 milioni annui riconosciuti al servizio pubblico. Insieme a quell'accordo ne è stato siglato un altro, con il quale la Rai s'impegnava a criptare i suoi programmi satellitari con lo standard Nds di Sky. Un accordo che, al contrario di quello sul bouquet di RaiSat, non ha una scadenza temporale ma viene rinnovato tacitamente, a meno che non venga disdettato con sei mesi d'anticipo. Cosa che la Rai ha fatto, per arrivare con le mani libere, e a parità di condizioni, alla trattativa sul rinnovo dell'accordo per il bouquet di RaiSat.
Fin qui, sembra solo una vicenda contrattuale. Che assume però valenze strategiche nell'attuale fase di transizione al digitale e di concorrenza tra le piattaforme tv. Proprio a giugno partirà Tivù Sat, la piattaforma satellitare che ha in Rai e Mediaset i principali azionisti (Telecom Italia Media ha il 4%). Se la Rai non sarà soddisfatta dall'offerta di Sky, non criptera più i suoi programmi in Nds: vale a dire che, allora, gli abbonati alla pay tv non potranno più vedere gli eventi Rai (sportivi, cinematografici o altro) come avviene oggi, grazie al criptaggio dei programmi in Nds. Rai che, ad esempio, non cripta nello standard Conax di Conto Tv, piattaforma alternativa a Sky: sul caso ha aperto un'istruttoria l'Antitrust. 
Ancora: un possessore di parabolica non abbonato a Sky non può vedere tali eventi. In certe zone di montagna, d'altronde, senza parabola non si può vedere la tv; ma il canone Rai si deve pagare. La posta in gioco riguarda in particolare Rai1, Rai2 e Rai3, i quali, insieme alle tre reti analogiche di Mediaset, costituiscono una buona fetta degli ascolti di Sky (quale non si sa, perché i dati relativi vengono resi noti cumulati agli ascolti delle sei reti su tutte le piattaforme).
Nelle regioni che spengono il segnale analogico, a partire dalla Sardegna, l'ascolto di Sky cresce, perché chi ce l'ha vede tutta la tv o quasi. Dall'estate le sei reti generaliste saranno disponibili anche su Tivù Sat, gratuitamente, pagando il costo di produzione di una scheda con standard Nagravisìon, quello usato da Mediaset Premium. Mediaset sta valutando rischi e vantaggi di un'eventuale "discesa" dei suoi canali generalisti da Sky, come ha spiegato Pier Silvio Berlusconi a II Sole 24 Ore del 30 gennaio. Lo farà, in caso, solo se altrettanto farà la Rai. Oppure i sei canali generalisti potrebbero restare su Sky senza criptare in Nds, riducendone l'appeal della piattaforma satellitare nelle regioni "digitali". 
Se Sky proponesse alla Rai un'alleanza organica, sulla scia dell'accordo su Olimpiadi e Mondiali, infine, sarebbe tutta un'altra partita.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Mar, 03 Feb 2009
In Toscana le bollette si pagano anche tramite il digitale terrestre (DTT). Tas, azienda specializzata nello sviluppo di soluzioni software e servizi per la monetica e per i sistemi di pagamento, ha messo a punto una soluzione che permettera' a cittadini e imprese della regione il pagamento da remoto di circa 80 tra tariffe e tributi per i servizi pubblici tra i quali tasse comunali (Ici), servizi scolastici (scuola materna, trasporto alunni, mensa scolastica), multe e ticket sanitari. Oltre che via DTT gli utenti potranno usufruire dei servizi tramite Internet e sportelli bancomat. Tas si e' aggiudicata la gara di appalto indetta dalla Regione Toscana per la creazione di un'infrastruttura per l'erogazione di servizi di pagamento: il contratto di fornitura e assistenza ha una durata di otto anni per un valore di 14 milioni di euro. L'entrata in funzione del progetto pilota del nuovo servizio e' prevista per il 2009 mentre per l'entrata a regime bisognera' aspettare il 2010.
Fonte:ASCA-CORRIERE COM.

Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39