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Dom, 28 Giu 2009

A partire dal 30 Giugno 2009 dalle ore 2:00 alle ore 6:00 ci saranno i seguenti cambiamenti:

  • Inserimento nel lineup SKY del nuovo Ts con relativi canali
  • Riposizionamento di alcuni canali su diversi TS
  • Il TS 53 passerà da modulazione DVBS a DBVS2
  • Il TS 82 passerà da modulazione DVBS a DBVS2
  • Il Symbol Rate del TS 88 passerà da 27500 a 29900

Inoltre in data 1 Luglio alle ore 6.00 verranno inseriti i seguenti canali ed eliminato il canale Next HD

Per Decoder HD

  • Canale Fox HD su canale 110, Fox SD su canale 150, Fox Crime HD su canale 114 e sul canale 154 Fox Crime SD

Per Decoder Standard:

  • Canale Fox HD su canale 110, Fox HD Promo su canale 150, Fox Crime SD su canale 114 e su canale 154 Fox Crime HD Promo

L'inserimento e il cambiamento di canali o TS puo avere impatti sui clienti con impianto Centralizzato IF-IF o QAM che, se privi del modulo dedicato, non sono in grado di sintonizzare i nuovi canali.

Si ricorda che, anche nel caso in cui sia disponibile tale modulo è comunque neccessaria una nuova sintonizzazione delle frequenze dal menu del decoder.

Fonte: SKY

Mar, 16 Giu 2009
Tivù Sat, la nuova piattaforma digitale satellitare, nasce con l’obiettivo di garantire la diffusione dell'offertalogo tivu televisiva gratuita del digitale terrestre su tutto il territorio nazionale offrendo tutti i programmi in chiaro del digitale terrestre.

Tivù Sat sarà offerta da Tivù s.r.l. a partire da luglio 2009. Sulla nuova piattaforma digitale satellitare i telespettatori potranno vedere via satellite 10 canali Rai - Raiuno, Raidue, Raitre, Rai4, Rai Gulp, Rai Gulp +1, Rai Sport +, RaiNews24, Rai Storia e Rai Edu 1; 7 canali Mediaset - Canale 5, Retequattro, Italia 1, Iris, Boing, Boing+1 e Mediashopping; La7; Sat 2000 e tutti i canali free internazionali.

L'offerta di Tivù Sat oltre a l'EPG e ai servizi interattivi in standard MHP, si arricchirà a breve anche di un pacchetto di canali in alta definizione. 
L’accesso a Tivù Sat è semplice, basterà dotarsi di una parabola (anche quella di SKY visto che l'orientamento è lo stesso, ossia 13° gradi Est) e acquistare il decoder satellitare Tivù Sat (la smart card è in dotazione) da collegare al proprio televisore. Gli abbonati RAI che hanno già a disposizione un decoder compatibile con il sistema Conditional Access Nagra Vision – sistema utilizzato da Tivù Sat - potranno richiedere alla Rai la smart card dedicata (al costo delle spese di spedizione) senza acquistare un nuovo decoder. Inoltre dal 2010 saranno in vendita delle CAM, adattatori che consentiranno di applicare la card Tivù Sat a gran parte dei decoder non Sky esistenti.
Fonte: Rai
Mer, 10 Giu 2009
L’agenzia Radiocor dà notizia di un bel taglio della taglio degli oneri a favore di Sky dovuti dall'emittente di Marco Crispino per l’accesso alla piattaforma della pay-tv di Murdoch. La decisione è dell’Autorità di Calabrò.
Ecco la notizia diramata dall’agenzia Radiocor:
«L'Autorità per le Comunicazioni ha deciso le modalità secondo le quali l'emittente satellitare Conto Tv deve pagare i costi per l'accesso alla piattaforma di Sky Italia, decidendo un taglio degli oneri in favore dell'emittente di Marco Crispino, specializzata in sport, fitness e programmi per adulti. 
I costi devono essere orientati al numero degli abbonati e cambiano a seconda dell'uso che si fa della piattaforma. La querelle è nata su iniziativa di Conto Tv a novembre 2007, quando Crispino denunciò la non conformità delle bozze contrattuali preparate da Sky per il rinnovo degli accordi a una precedente decisione dell'Autorità. 
In particolare a novembre 2008 Conto Tv ha puntato il dito sul fatto che Sky aveva definito i corrispettivi economici di contribuzione dei costi comuni sulla base del prezzo al dettaglio praticato per le offerte di Conto Tv. Un principio che viene ribaltato dalla decisione dell'Autorità. 
Nella delibera che Radiocor ha visionato l'Autorità precisa che il costo giornaliero di gestione della piattaforma con riferimento al singolo abbonato è definito dividendo il monte costi comuni per il numero di giorni dell'anno e dividendo ulteriormente per il numero medio di abbonati attivi di Sky. Si ottiene così il costo medio giornaliero. Conto Tv, per la modalità pay tv, dovrà pagare per abbonato circa un settimo del costo giornaliero. Nella modalità pay per view deve pagare invece per ogni abbonato la metà del costo giornaliero.
Per fare un esempio, nel 2007, Sky chiedeva per un evento di 10 euro un contributo da 1,2 euro per abbonato, mentre secondo i nuovi calcoli dell'Autorità Sky avrà da Conto Tv 0,067 euro. Nel monte costi rientrano anche i costi del servizio 'decoder &smart card' mentre quelli del servizio Epg (electronic programme guide) sono da pagare solo se effettivamente richiesti dall'emittente di Crispino».
Fonte: Millecanali
Sab, 06 Giu 2009

Dal prossimo mese di luglio e agosto SKY incrementa l'offerta dei canali in HD

Il mondo della TV inizia a cambiare: a partire da luglio SKY diventa sempre più HD e niente sarà più come prima. Con 14 dei nostri canali più emozionanti trasmessi in Alta Definizione avrai il meglio di Serie TV, Documentari, Cinema, Sport e Calcio. In più, una qualità di visione senza paragoni, immagini più nitide, colori più vivi e particolari quattro volte più dettagliati. Attiva HD a soli 49€ e non dovrai più pagare nessun canone mensile, perché sarà già incluso nel prezzo del tuo abbonamento.

Ecco tutti i canali SKY in Alta Definizione!

Già disponibili:
Eurosport HD
NATIONAL GEOGRAPHIC HD

Disponibili a partire da luglio:
SKY CINEMA 1 HD
SKY CINEMA HITS HD
SKY CINEMA MAX HD
FOX HD
FOXCRIME HD
DISCOVERY CHANNEL HD

Disponibili a partire da agosto:
SKY SuperCalcio HD
SKY CALCIO 1 HD
SKY CALCIO 2 HD
SKY SPORT 1 HD
SKY SPORT 2 HD
SKY SPORT 3 HD

Fonte: SKY

Mer, 27 Mag 2009

tivu-sat"E' bene rassicurare tutti i telespettatori in termini comprensibili: i canali generalisti di Rai e Mediaset ma anche La7 e molti altri potranno essere visti già da quest'estate sulla nuova piattaforma satellitare di Tivù Sat che trasmetterà solo canali gratuiti".
A parlare così, intervistato dall'Adnkronos è Luca Balestrieri (nella foto), presidente di Tivù Sat, la Srl che unisce Mediaset, Rai e Telecom Italia Media per la creazione della nuova piattaforma satellitare. Ma è bene chiarire che 'salire' su Tivù Sat non vorrà dire scendere contemporaneamente o necessariamente dalla piattaforma Sky. Scelta quest'ultima che attiene ai singoli editori.
In queste settimane sono in molti a chiedersi cosa succederà se la Rai, il cui contratto con Sky è in scadenza, dal 31 luglio non sarà più visibile con i suoi canali generalisti sulla piattaforma del magnate australiano.
"Al di là della decisione che verrà presa, i telespettatori potranno vedere via satellite 10 canali Rai (Raiuno, Raidue, Raitre, Rai4, Rai Gulp, Rai Gulp +1, Rai Sport +, RaiNews24, Rai Storia e Rai Edu 1), 7 canali Mediaset (Canale 5, Retequattro, Italia 1, Iris, Boing, Boing+1 e Mediashopping), La7, Sat 2000 e tutti i canali free internazionali sulla nuova piattaforma" , assicura Balestrieri.
La 'road map' dell'attivazione della nuova piattaforma è già a buon punto: "Il primo passo è fornire alle emittenti che aderiscono le 'chiavi di criptaggio del segnale', necessarie ai vari canali per proteggere le parti di palinsesto di cui si posseggono i diritti tv solo per il territorio italiano. Poi le singole emittenti potranno decidere se criptare l'intero palinsesto o solo le parti coperte da diritti, come ad esempio partite di calcio, film, ecc. Queste chiavi di criptaggio saranno fornite a tutti i canali entro giugno", sottolinea Balestrieri.
Il secondo passo riguarda decoder e card: "Bisognerà che ci sia in commercio un numero congruo di carte in grado di decriptare il segnale. I produttori ce ne hanno già chieste 180.000 per i primi decoder già in produzione. Tivù Sat userà un sistema di Nagra Vision, pensato e strutturato per la tv satellitare gratuita e non a pagamento. La card di Tivù Sat sarà una per sempre: una volta abilitata, a meno che non si rompa, resterà quella. Da luglio saranno in vendita nella grande distruzione i decoder con abbinata la card. Inoltre dal 2010 saranno in vendita delle Cam'', adattatori che consentiranno di applicare la card Tivù Sat a gran parte dei decoder non Sky esistenti.
"I decoder Tivù Sat saranno costruiti da più produttori, ai quali abbiamo fornito le specifiche per poter creare apparecchi che possano ricevere il nostro segnale. E le specifiche sono a disposizione di chiunque voglia produrli, per una precisa scelta di apertura. E nello stesso spirito di apertura si tratterà in ogni caso di decoder con almeno due diversi sistemi di accesso condizionato".
Il costo varierà da produttore a produttore, da meno di cento euro a qualcosa in più per il decoder 'combo' (in grado di ricevere sia satellite che digitale terrestre). "Ma i prezzi sono destinati a crollare con la diffusione di massa, come succede sempre con l'elettronica", rileva Balestrieri.
Cosa dovrà fare dunque in concreto un cittadino interessato a ricevere i canali satellitari gratuiti di Tivù Sat? Nel caso in cui il telespettatore non abbia già una parabola, dovrà dotarsene. Ma se invece sul tetto del cittadino interessato c'è già la parabola Sky non cambierà nulla (l'orientamento è infatti lo stesso, 13° gradi Est).
"Al cavo che arriva dalla parabola - spiega Balestrieri - andrà collegato il decoder Tivù Sat. Poi si dovrà inserire ed abilitare la card e godersi i canali, tutti gratis, della piattaforma che avrà naturalmente anche il suo menu, la sua guida elettonica e il suo telecomando".
A questo punto c'è un'ultima domanda che nasce spontanea: sarebbe possibilie mettere in commercio un decoder aperto sia a Tivù Sat che a Sky? La risposta, tecnologicamente, è sì. "A patto che tutti gli operatori rinunciassero ad una politica di tecnologia proprietaria e di chiusura dei propri decoder". Che tradotto vuol dire che finora Sky non ha mai consentito di inserire il suo sistema in un decoder che non fosse solo suo.

Fonte: Adnkronos

Mer, 08 Apr 2009
LIVE! è il canale dedicato a tutti gli appassionati di musica dal vivo, a chi vuole vivere no-stop, 24 ore su 24 le emozioni del palco in compagnia dei più grandi artisti della scena musicale nazionale e internazionale, ma anche apprezzare le performance di band emergenti e conoscere le nuove sonorità che manifestano un trend in continuo aumento. LIVE! è in arrivo l’8 aprile sul canale 702 di SKY con un palinsesto vario ed articolato, dedicate agli appassionati di tutti i generi con esibizioni a 360° che spaziano dal rock, al pop, all’r&b, all’ hip hop e all’elettronica, ma anche black, r&b, chill out, jazz, acid jazz, house.
La programmazione quotidiana è scandita per fasce orarie che partono al mattino i Live dei più grandi artisti italiani, con le melodie morbide di big come Eros Ramazzotti e Laura Pausini, che scandiscono delicatamente la prima parte della giornata.
Il pomeriggio è teen e il palinsesto è dedicato ai “back from school” con gli idoli dei giovani da Britney Spears a Fabri Fibra. Una fascia oraria ben scandita che parte dai generi hip hop, pop, r&b, dance fino ad arrivare all’hard rock.
Le notti su LIVE! sono in compagnia dei MUSIC MASTERS: i Live che segnano la storia della musica, i grandi ed intramontabili classici del passato: The Eagles, Deep Purple, The Smiths, Genesis, The Cure e molti altri ancora.
Il canale in arrivo sulla piattaforma Sky ha un approccio trasversale per andare incontro ai gusti del pubblico che in campo musicale si fanno sempre più ampi. Il countdown di LIVE! trasmetterà solo musica dal vivo e partirà con un doppio punto di vista sulla costruzione della data bolognese del concerto di Vasco. Dal 3 all’8 aprile ore 21,00 un loop di circa 12 minuti sul montaggio del palco del live di Vasco, dell’allestimento di uno dei più grandi palchi mai realizzati per un tour in Italia.
Il primo evento Live del Canale sarà quello di Vasco Rossi, l’8 aprile alle 23, solo sul canale 702 di Sky, con il film/concerto “Il mondo che vorrei”, che è stato l’album tra i più scaricati dell’anno.
E per intrattenere il pubblico e per la prima volta in tv, l’8 aprile dalle 21.00 alle 23.00 (orario di inizio de “Il mondo che vorrei - Live”), verrà trasmesso uno speciale dedicato all’artista: “Aspettando Vasco”. L’auto-intervista “il Komandante”, in cui Vasco svela i segreti delle proprie canzoni, tutti i momenti che lo hanno portato a scrivere i brani del suo ultimo lp e che sono diventati subito dei “cult”.
A seguire, il backstage de “Il Mondo che Vorrei Live”. Un evento straordinario per risorse, luci, mezzi e scenografia, un approccio unico e totalmente nuovo per la rappresentazione della musica live. Vedere come nasce un concerto, come si monta un palco, si allestiscono le attrezzature e come le nuove tecnologie si integrino perfettamente con il concetto di musica dal vivo, la prima vera forma di riproduzione musicale mai esistita.
Il Canale LIVE! è una produzione firmata da Giglio Group, di proprietà dell’imprenditore genovese Alessandro Giglio, nasce dall’esperienza quinquennale di “Music Box” (canale musicale su SKY canale 703) e punta alla valorizzazione dei più famosi e importanti spettacoli live del mondo, la cui domanda è in continua crescita ed è stata subito colta e promossa proprio da Music Box a partire dal 2007, con un programma denominato “LIVE@21”, che proponeva 3 volte a settimana un concerto dei migliori artisti italiani ed internazionali. Dichiara Alessandro Giglio, editore di Live: “Un canale d’intrattenimento rivolto al grande pubblico. Live! è la prima tv al mondo dedicata 24h su 24 esclusivamente alla musica dal vivo. Grandi concerti per uno spettacolo dedicato alle famiglie con l’esibizione di artisti capaci di riunire davanti alla televisione, tre generazioni di fans: da Vasco Rossi a Madonna, dagli U2 a Laura Pausini, dai Rolling Stones a Ligabue. Live! vuole trasportare, come già avviene per il calcio, la magia degli stadi nelle case degli abbonati Sky”
La direzione artistica del canale è stata affidata a Claudio Somazzi, autore ed ideatore di progetti televisivi e radiofonici, divenuto nel tempo una delle figure più importanti nel mondo della musica e della televisione. La direzione editoriale e’ di Digital Bees, company del gruppo Digital Magics, leader in Italia nel campo della fornitura di contenuti multimediali, dell’ideazione e realizzazione di contenuti digitali e di nuovi canali per il mondo della musica e dell’intrattenimento. Claudio Somazzi e Digital Bees hanno il compito di selezionare tutti i contenuti del Canale e sono responsabili dei rapporti con i distributori internazionali e con tutte le Majors discografiche italiane.
Il palinsesto del nuovo canale è realizzato attraverso l’acquisizione dei diritti degli spettacoli live dei più famosi artisti al mondo, dai Coldplay a Madonna, dagli Oasis a Jay Z a Rihanna. E ancora: Ligabue, Laura Pausini, Jovanotti, Eric Clapton e i Pink Floyd.
Grandi eventi in esclusiva su LIVE! con gli American Music Award, i Latin Grammy, i Grammy Awards, ed i principali spettacoli internazionali che annualmente decretano il successo delle band nel mondo,
Nel primo mese di programmazione il pubblico potrà apprezzare le performance live di Rem, i Red Hot Chili Peppers, Madonna, Deep Purple, Santana, the Smiths, The Cure, gli Oasis, i Genesis, gli Eagles. E ancora le Spice Girls, Britney Spears, Gwen Stefani, Pink, Fall Out Boy, Amy Winehouse, Maroon5, Anastacia, Dido, Enrique Iglesias, Rage against the machine, Backstreet Boys, John Mayer, John Legend, i Gorillaz, Ricky Martin , i Korn e molto altro.
E non mancheranno i grandi nomi della musica italiana con Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Pino Daniele, Giovanni Allevi, Ligabue, Incognito, Enrico Ruggeri, Fabri Fibra, Cesare Cremonini, Max Pezzali, Rocco Papaleo, Sergio Caputo, Giovanni Allevi, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti,.
A maggio appuntamento per gli appassionati del pop con “Standing on the edge of the noise” il grande Live record di incassi degli Oasis, in onda il 5 maggio alle ore 23.00, il 6 maggio alle ore 21.00 e il 18 maggio alle ore 23.00. L’irripetibile performance degli Oasis, frutto di un´iniziativa che ha riscosso un grande successo: aprire le porte della sala prove mentre la band di Manchester si preparava alla tournée mondiale. Dei ben 10.000 fan che hanno fatto richiesta via internet soltanto 100 fortunati sono stati ammessi all’evento, del quale è stato fatto un vero e proprio film, uno sguardo molto intimo durate le prove della band, del tutto diverso dagli ambienti adatti a folle oceaniche a cui la band dei fratelli Ghallagher ha abituato il suo pubblico.
A giugno, poco prima del ritorno di Michael Jackson sulla scena pubblica e soprattutto in tour, andrà in onda il “Live in Bucarest”. L’8 giugno alle ore 23.00, il 9 giugno alle ore 21.00 e il 25 giugno alle ore 23.00. La spettacolare performance di chiusura del Dangerous tour, dalla città di Bucarest; si tratta dell’unica serata concessa alle telecamere e poi trasmessa in 18 paesi europei, oltre a Canada e Usa. I diritti sono stati acquistati dalla rete televisiva HBO per circa 90 mila euro al minuto, cifra che ha sconvolto l’opinione pubblica, battendo il record precedente stabilito da Madonna con “soli” 1,5 milioni di dollari.
All’interno dell’offerta del nuovo Canale trovano posto anche gli Speciali sui tour più attesi, le interviste con gli artisti, i backstage, le anteprime e tutto quanto fa ‘live’.
Fonte: DBV24
Dom, 05 Apr 2009
La petizione online è stata firmata in breve da un migliaio di telespettatori inferociti. Basta con la pay tv che riempie i programmi di break pubblicitari come fossero sandwich. Per l’Adiconsum, che ha segnalato il problema, il controsenso è evidente: l’utente sborsa già il canone di abbonamento, perché mai dovrebbe pagare per vedere spot? 
In effetti i dati dicono che a sorpresa Sky ha già messo la freccia per sorpassare Mediaset sul fronte degli affollamenti pubblicitari, tradizionale riserva della tv commerciale. Una fotografia ravvicinata mostra i due big dell’etere spalla a spalla, in un duello all’ultimo numero che sorprende chi è abituato a pensare alla pay tv in termini tradizionali. 
Se prendiamo, come riferimento, il periodo che va dal 28 settembre al 1° novembre 2008 e ci sintonizziamo dalle 8 del mattino alle 2 di notte sui tre canali con i carichi di spot più alti del bouquet Sky ci troviamo sotto una pioggia di break: 2.123 su Fox, 1.893 su Fox Crime, 2.027 su Fox Life. Dall’altra parte dello schermo, 2.155 su Canale 5, 2.007 su Italia 1, 1.932 su Retequattro. L’impero del Biscione è ancora avanti, ma sente il fiato sul collo: il totale è infatti di 6.094 contro 6.043. Attenzione: anche National Geographic - secondo la società di ricerche Media Consultant - si avvicina a queste cifre altissime, toccando quota 1.754. Il poker di punta dei canali Sky raggiunge insomma, nella fascia 8-2, i 7.797 break.
Se andiamo sulle 24 ore, la forbice, sempre secondo gli studi di Media Consultant, si allarga. Ma non di molto. Fox è a quota 2.806, Fox Crime è a 2.368, Fox Life a 2.273; sull’altro versante, Canale 5 è a 3.823, Italia1 segue, staccata, a 2.371, Rete 4 chiude a 2.215. Il totale è di 8.409 per Mediaset contro i 7.947 di Sky.
Il sorpasso ancora non c’è. Ma presto la pay tv potrebbe lasciarsi alle spalle la tv free. Un paradosso.Qualcosa non quadra. La pay tv vive o dovrebbe vivere di abbonamenti; la tv commerciale, va da sé, si nutre di pubblicità; la Rai, che svolge il servizio pubblico, si appoggia al canone.
Invece le cifre dicono che Sky gioca su due tavoli: «E questo - spiega Mauro Vergari di Adiconsum - non va bene. Non va bene per chi guarda, perché l’abbonato avrà pure un posto in prima fila, ma a fine giornata perde 2,35 ore di programmi, pari a 4 telefilm di 40 minuti, sostituiti da caroselli di ogni genere». Che scandiscono come un metronomo perfino programmi cult come Csi. E scorrono in sovrimpressione nel corso dei big match di calcio.
E non va bene per la concorrenza, aggredita dal colosso di Murdoch con una manovra a tenaglia che rischia di strangolare soprattutto le tv libere, radicate nel territorio: «Sky - prosegue Vergari - ha già in cassaforte i soldi degli abbonamenti, ma non rinuncia a dragare il terreno della pubblicità dove non ci sono limiti o barriere. E in questo modo mette in difficoltà i piccoli che si spartiscono le briciole della torta e non trovano le risorse per crescere».
Un ragionamento che diventa un grido d’allarme nelle parole di Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione delle emittenti locali di Frt (la Federazione radio e tv): «Sky fa concorrenza sleale. E non per una ma per due ragioni. Sky vive di abbonamenti e dunque può poi permettersi di offrire tariffe bassissime, perché gli spot sono un di più e non l’ossigeno per vivere. Non solo: queste tariffe diventano quasi irrisorie, con sconti del 50, 70, perfino 80 per cento, perché Sky offre un catalogo di oltre cinquanta canali dove l’inserzionista può piazzare a piacimento tutti i propri prodotti e secondo tutte le combinazioni possibili»
Uno sguardo oltre i confini aiuta a capire l’anomalia rappresentata in Italia dal gruppo Murdoch: la pay tv spagnola Digital ha raggranellato nel periodo luglio 2007-giugno 2008 30 milioni di euro dalla pubblicità su un fatturato totale di poco superiore ai novecento milioni di euro; la francese Canal+ ha incamerato negli stessi dodici mesi 130 milioni su un fatturato di 1,8 miliardi e Sky Italia ben 220 milioni su un ricavo complessivo di 2,67 miliardi.
I dati si commentano da soli. E Giunco affila le armi: «Sky gode di una sorta di extraterritorialità da quando è sbarcata in Italia. Di fatto, fa quel che gli pare. Così incassa il canone versato dal popolo degli abbonati, 4,7 milioni, e poi calamita gli investimenti pubblicitari». Offrendo un bouquet che assomiglia ad un tappeto volante. «Così non va bene - aggiunge il leader delle tv locali - ci prepariamo a presentare un esposto all’Antitrust. E presto studieremo proposte di legge per regolamentare il mercato. Non si può tenere il piede in due scarpe e bisogna mettere dei tetti agli affollamenti pubblicitari». Altrimenti? «Altrimenti - conclude Giunco - il banco potrebbe saltare. Del resto la Rai, che incassa il canone, è costretta a limitare gli spot rispetto alla tv commerciale». Una regola che non vale, invece, per Sky.
Fonte: Stefano Zurlo per "Il Giornale"
Mer, 25 Mar 2009
Con il pieno ingresso in una fase avanzata di transizione alla televisione digitale, in tutti i principali Paesi europei sta acquisendo importanza crescente la distribuzione satellitare gratuita.
Per gli operatori della TV Digitale Terrestre, in particolare, il lancio delle offerte freesat diviene un elemento imprescindibile della strategia di passaggio al digitale per garantire la copertura di quelle aree tecnicamente difficili (ad es. le zone di montagna o quelle di confine) o eccessivamente costose da raggiungere tramite ripetitori terrestri.

In Italia, l’avvio di un’offerta satellitare gratuita è previsto per il prossimo giugno, con l’obiettivo di garantire universalità di accesso ai canali gratuiti del digitale terrestre.
Il nuovo servizio Tivù Sat sarà lanciato da Tivù, società partecipata da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, impegnata nella promozione coordinata e nella diffusione dell’offerta
TDT gratuita, sia via digitale terrestre sia via satellite.
L’accesso a Tivù Sat, che trasmetterà dal satellite Eutelsat Hot Bird 13° Est con codifica Nagravision, è aperto anche a editori terzi, compresi quelli di TV locale.
Fonte: DGTVi

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