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Dom, 05 Apr 2009
Arriva un bonus per l'acquisto dei decoder del digitale terrestre, con la possibilità per le fasce di reddito più basse e gli anziani di ottenere il rimborso della spesa sostenuta. 
È la novità derivante da un emendamento al dl incentivi approvato dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, con cui è stata aumentata la dotazione del Fondo per il passaggio al digitale. Una norma che apre la strada ad accordi tra governo e Regioni per estendere progressivamente a tutto il Paese i rimborsi già previsti per Valle d'Aosta e Sardegna, Regioni pilota per il passaggio al digitale. 
Nel 2009 - stabilisce l'emendamento - il 20% delle maggiori entrate derivanti dall'assegnazione dei diritti d'uso di "frequenze radio o risorse di numerazione", al netto delle somme corrisposte dagli operatori come contributi per i diritti d'uso delle frequenze nonchè degli importi stimati nei saldi di finanza pubblica, è riassegnata "ad appositi capitoli dello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico" per aumentare il Fondo per il passaggio al digitale.
Fonte: Apcom
Dom, 05 Apr 2009
La petizione online è stata firmata in breve da un migliaio di telespettatori inferociti. Basta con la pay tv che riempie i programmi di break pubblicitari come fossero sandwich. Per l’Adiconsum, che ha segnalato il problema, il controsenso è evidente: l’utente sborsa già il canone di abbonamento, perché mai dovrebbe pagare per vedere spot? 
In effetti i dati dicono che a sorpresa Sky ha già messo la freccia per sorpassare Mediaset sul fronte degli affollamenti pubblicitari, tradizionale riserva della tv commerciale. Una fotografia ravvicinata mostra i due big dell’etere spalla a spalla, in un duello all’ultimo numero che sorprende chi è abituato a pensare alla pay tv in termini tradizionali. 
Se prendiamo, come riferimento, il periodo che va dal 28 settembre al 1° novembre 2008 e ci sintonizziamo dalle 8 del mattino alle 2 di notte sui tre canali con i carichi di spot più alti del bouquet Sky ci troviamo sotto una pioggia di break: 2.123 su Fox, 1.893 su Fox Crime, 2.027 su Fox Life. Dall’altra parte dello schermo, 2.155 su Canale 5, 2.007 su Italia 1, 1.932 su Retequattro. L’impero del Biscione è ancora avanti, ma sente il fiato sul collo: il totale è infatti di 6.094 contro 6.043. Attenzione: anche National Geographic - secondo la società di ricerche Media Consultant - si avvicina a queste cifre altissime, toccando quota 1.754. Il poker di punta dei canali Sky raggiunge insomma, nella fascia 8-2, i 7.797 break.
Se andiamo sulle 24 ore, la forbice, sempre secondo gli studi di Media Consultant, si allarga. Ma non di molto. Fox è a quota 2.806, Fox Crime è a 2.368, Fox Life a 2.273; sull’altro versante, Canale 5 è a 3.823, Italia1 segue, staccata, a 2.371, Rete 4 chiude a 2.215. Il totale è di 8.409 per Mediaset contro i 7.947 di Sky.
Il sorpasso ancora non c’è. Ma presto la pay tv potrebbe lasciarsi alle spalle la tv free. Un paradosso.Qualcosa non quadra. La pay tv vive o dovrebbe vivere di abbonamenti; la tv commerciale, va da sé, si nutre di pubblicità; la Rai, che svolge il servizio pubblico, si appoggia al canone.
Invece le cifre dicono che Sky gioca su due tavoli: «E questo - spiega Mauro Vergari di Adiconsum - non va bene. Non va bene per chi guarda, perché l’abbonato avrà pure un posto in prima fila, ma a fine giornata perde 2,35 ore di programmi, pari a 4 telefilm di 40 minuti, sostituiti da caroselli di ogni genere». Che scandiscono come un metronomo perfino programmi cult come Csi. E scorrono in sovrimpressione nel corso dei big match di calcio.
E non va bene per la concorrenza, aggredita dal colosso di Murdoch con una manovra a tenaglia che rischia di strangolare soprattutto le tv libere, radicate nel territorio: «Sky - prosegue Vergari - ha già in cassaforte i soldi degli abbonamenti, ma non rinuncia a dragare il terreno della pubblicità dove non ci sono limiti o barriere. E in questo modo mette in difficoltà i piccoli che si spartiscono le briciole della torta e non trovano le risorse per crescere».
Un ragionamento che diventa un grido d’allarme nelle parole di Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione delle emittenti locali di Frt (la Federazione radio e tv): «Sky fa concorrenza sleale. E non per una ma per due ragioni. Sky vive di abbonamenti e dunque può poi permettersi di offrire tariffe bassissime, perché gli spot sono un di più e non l’ossigeno per vivere. Non solo: queste tariffe diventano quasi irrisorie, con sconti del 50, 70, perfino 80 per cento, perché Sky offre un catalogo di oltre cinquanta canali dove l’inserzionista può piazzare a piacimento tutti i propri prodotti e secondo tutte le combinazioni possibili»
Uno sguardo oltre i confini aiuta a capire l’anomalia rappresentata in Italia dal gruppo Murdoch: la pay tv spagnola Digital ha raggranellato nel periodo luglio 2007-giugno 2008 30 milioni di euro dalla pubblicità su un fatturato totale di poco superiore ai novecento milioni di euro; la francese Canal+ ha incamerato negli stessi dodici mesi 130 milioni su un fatturato di 1,8 miliardi e Sky Italia ben 220 milioni su un ricavo complessivo di 2,67 miliardi.
I dati si commentano da soli. E Giunco affila le armi: «Sky gode di una sorta di extraterritorialità da quando è sbarcata in Italia. Di fatto, fa quel che gli pare. Così incassa il canone versato dal popolo degli abbonati, 4,7 milioni, e poi calamita gli investimenti pubblicitari». Offrendo un bouquet che assomiglia ad un tappeto volante. «Così non va bene - aggiunge il leader delle tv locali - ci prepariamo a presentare un esposto all’Antitrust. E presto studieremo proposte di legge per regolamentare il mercato. Non si può tenere il piede in due scarpe e bisogna mettere dei tetti agli affollamenti pubblicitari». Altrimenti? «Altrimenti - conclude Giunco - il banco potrebbe saltare. Del resto la Rai, che incassa il canone, è costretta a limitare gli spot rispetto alla tv commerciale». Una regola che non vale, invece, per Sky.
Fonte: Stefano Zurlo per "Il Giornale"
Mer, 25 Mar 2009
bollinobiancoA poco più di un anno dal lancio dell’iniziativa Bollino DGTVi è tempo di un primo bilancio. I decoder con il Bollino Blu DGTVi, ovvero predisposti per TV digitale interattiva e pay, attualmente in commercio sono 36 differenti modelli di 16 aziende. 
All’iniziativa Bollino DGTVi hanno aderito il 90% dei produttori di decoder e più del 70% dei decoder venduti nel 2008 è conforme alle specifiche DGTVi.
Il Bollino Bianco, riferito ai televisori con sintonizzatore digitale terrestre integrato e predisposto alla pay TV, è presente, ad oggi, su oltre 400 modelli di 12 brand. Da giugno a dicembre del 2008 siamo passati dal 20 all’80% di televisori venduti conformi alle specifiche del Bollino Bianco, dando all’Italia il primato di essere l’unico Paese che vende TV in grado di ricevere i servizi pay senza decoder esterno. Per metà 2009 sono attesi sul mercato i primi modelli di TV integrati con Bollino Blu, ossia, televisori completi predisposti anche ai servizi interattivi.
La lista dei modelli di decoder e tv integrati con Bollino DGTVi aumenta continuamente ed è pubblicata ed aggiornata in tempo reale sul sito web DGTVi. Il Bollino DGTVi, per garantire e tutelare maggiormente i consumatori ed il profilo tecnologico della televisione digitale terrestre italiana, amplierà nei prossimi mesi la propria azione ai ricevitori DTT, sia decoder che TV integrati, in Alta Definizione, ed ai decoder zapper. Il Gruppo tecnico DGTVi ha avviato le attività per stabilire e rilasciare all’Industry le specifiche tecniche per il profilo Bollino HD e per un Bollino Zapper, che garantisca delle prestazioni tecniche minime, necessarie per l’utente televisivo italiano, anche nei prodotti a minor prezzo.
Fonte: DGTVi
Mer, 25 Mar 2009
Con il pieno ingresso in una fase avanzata di transizione alla televisione digitale, in tutti i principali Paesi europei sta acquisendo importanza crescente la distribuzione satellitare gratuita.
Per gli operatori della TV Digitale Terrestre, in particolare, il lancio delle offerte freesat diviene un elemento imprescindibile della strategia di passaggio al digitale per garantire la copertura di quelle aree tecnicamente difficili (ad es. le zone di montagna o quelle di confine) o eccessivamente costose da raggiungere tramite ripetitori terrestri.

In Italia, l’avvio di un’offerta satellitare gratuita è previsto per il prossimo giugno, con l’obiettivo di garantire universalità di accesso ai canali gratuiti del digitale terrestre.
Il nuovo servizio Tivù Sat sarà lanciato da Tivù, società partecipata da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, impegnata nella promozione coordinata e nella diffusione dell’offerta
TDT gratuita, sia via digitale terrestre sia via satellite.
L’accesso a Tivù Sat, che trasmetterà dal satellite Eutelsat Hot Bird 13° Est con codifica Nagravision, è aperto anche a editori terzi, compresi quelli di TV locale.
Fonte: DGTVi
Mer, 25 Mar 2009
sky_itAmmiraglia, ma non generalista. Questa la filosofia della debuttante Sky Uno, che nascerà sul canale 109 di Sky, finora chiamato Sky Vivo, in occasione del lancio dello show di Fiorello, il 2 aprile, e che avrà un altro testimonial d’eccezione come Giorgio Panariello, protagonista di mini-incursioni audio di 30 secondi che punteggeranno il palinsesto.
Presto ai nomi di Fiorello e Panariello si aggiungera’ quello di un altro volto finora legato alla tv generalista: quello di Lorella Cuccarini. La Cuccarini condurrà la versione italiana di ‘Your mama don’t dance’ (’Tua mamma non sa ballare’), format Disney che dovrebbe debuttare tra poche settimane. Progressivamente, infatti, l’attuale palinsesto di Sky Vivo verra ‘ rivoluzionato fino ad arrivare ad un canale completamente rinnovato, destinato ad essere la rete ammiraglia della costola italiana del gruppo televisivo di Rupert Murdoch.
Non a caso il canale 109, come sa chi frequenta la piattaforma satellitare, e’ quello che appare per primo tra i canali Sky nella pagina dell’intrattenimento, che e’ al numero uno del menu Sky, insieme a Sky Tg 24, che appare tra nell’entarteinment oltre che tra le news. Ma non si tratterà di un canale generalista, come Raiuno e Canale 5, tengono a sottolineare a Sky. La programmazione sarà incentrata sull’intrattenimento, soprattutto sul varieta’ e sulla comicita’. Ma ci sara’ spazio anche per i reality (rimarranno le strisce di ‘Amici’ e ‘Grande Fratello’) e per le fiction (sara’ presto riproposta la serie tutta al femminile ‘Donne Assassine’). Resteranno anche altre produzioni italiane, seppure tratte da format internazionali, gia’ in onda da tempo su Sky Vivo come ‘Cambio vita, mi trasformo’, condotto da Natasha Stefanenko.
Fonte: ADNKRONOS
Dom, 22 Mar 2009
Lettera inviata da Adiconsum a:
Sottosegretario Ministero Sviluppo Economico On. Paolo Romani
Presidente Regione Lazio, Dr. Piero Marrazzo
p.c. Dr. Andrea Scrosati, SKY ITALIA
p.c. Redazione Digital-Sat.it

Oggetto: volantino SKY

In Piemonte, Lazio, Trentino e Valle D’Aosta, SKY lancia una campagna abbonamenti sfruttando una comunicazione legata al prossimo switch off, informando sulla chiusura della tv analogica. 
Tutto sarebbe lecito se le informazioni fornite fossero vere e non creassero disinformazione nei cittadini su un passaggio tecnologico così importante come la prossima chiusura della tv analogica.
Nel volantino distribuito in tutti i negozi di elettronica, SKY comunica le seguenti false informazioni:
• “E’ iniziato lo spegnimento del segnale analogico della TV- SPECIALE PER LA TUA REGIONE”.
Non è vero che è iniziato lo spegnimento della tv analogica, esiste un calendario ben preciso che nel volantino non viene menzionato, facendo credere che da subito la tv analogica non si vede. Il primo spegnimento, invece, inizierà in Valle D’aosta il 14 settembre p.v.
• In Lazio (si adatta ad ogni regione) la tv analogica si spegne, sky accende una nuova visione.
Si continua a non indicare la data precisa, che per esempio per il Lazio prevede la chiusura di RAI2 e RETE4 dal 14 giugno p.v. Nel messaggio si fa intendere che solo con SKY è possibile vedere i canali in digitale, dichiarando che si accende una nuova visione. Non si informa che il satellite è solo una delle piattaforme trasmissive da utilizzare in alternativa all’analogico, unitamente al digitale terrestre e all’IPTV. Quando si parla di switch off occorre essere precisi e nel rispetto della neutralità tecnologica.
• Nella tua regione si spegne la tv analogica. Per fortuna c’è SKY. La tua regione passa al digitale terrestre e spegne il segnale tradizionale. Quindi non potrai più ricevere in analogico i canali in chiaro, come la RAI, Mediaset, e le tv locali.
Dire che per fortuna c’è SKY induce il consumatore a pensare che non ci sono altri metodi per vedere la televisione quando l’analogico non ci sarà più e che diventa, quindi, indispensabile abbonarsi alla pay tv. Si fa intendere che con SKY è possibile vedere i canali in chiaro quando non saranno più trasmessi in analogico, nonostante ciò non corrisponda alla realtà. Peraltro tali canali saranno visibili via satellite ma attraverso il bouquet di “Tivù sat” che trasmetterà i programmi criptati (quelli che non hanno diritti per l’estero) con una codifica diversa da quella usata da SKY impedendo quindi a SKY di garantire la visione integrale dei programmi . Inoltre SKY omette di dire che la tv digitale terrestre è gratuita senza abbonamenti e sostituisce la tv analogica.
• Presenza del simbolo della regione.
La presenza del simbolo istituzionale della regione (che si spera sia stato utilizzato all’insaputa delle regioni stesse) inganna il consumatore che pensa di leggere un’informativa istituzionale e non una semplice pubblicità commerciale, finalizzata all’acquisizione di nuovi abbonati. Quanto descritto è molto grave, soprattutto in questo periodo di switch off, nel quale occorre stare molto attenti alla comunicazione per non creare gravi problemi alla popolazione.
Adiconsum chiede al sottosegretario allo sviluppo economico e presidente di Italia Digitale, On. Paolo Romani, un immediato intervento per far ritirare i volantini ingannevoli e richiamare SKY ad assumere un comportamento corretto sull’informazione relativa alla chiusura della tv analogica, visto che anche SKY side nel comitato Italia digitale. Al Presidente della Regione Lazio si chiede di verificare la regolarità dell’utilizzo del simbolo della regione all’interno del volantino distribuito da SKY.
Si segnala inoltre che Adiconsum ha inoltrato all’ Antitrust una segnalazione per pratica commerciale scorretta.
Fonte: Adiconsum
Dom, 22 Mar 2009
DGTVi denuncia SKY all'Antitrust per pubblicita' ingannevole. Nei giorni scorsi - spiega in una nota l'associazione per lo sviluppo del digitale terrestre (a cui aderiscono RAI, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree e le associazioni di Tv locali FRT e Aeranticorallo)- SKY ha avviato nei Centri Commerciali di numerose Regioni una campagna di comunicazione con la dicitura ''Speciale per la tua Regione: la tv analogica si spegne. Sky accende una nuova visione''.
DGTVi ha cosi' oggi denunciato l'operatore satellitare all'Autorita' antitrust per l'ingannevolezza della campagna chiedendo in via cautelare l'immediata sospensione della campagna stessa.
''Riteniamo - spiega Andrea Ambrogetti, Presidente di DGTVi - che la campagna di Sky introduca gravissimi elementi di confusione ed ingannevolezza nei confronti dei consumatori. Non solo perche' sono utilizzati impropriamente i loghi delle diverse Regioni inducendo l'impressione che tale campagna abbia una qualche veste istituzionale, ma soprattutto perche' il testo della medesima campagna sembra suggerire all'utente che il passaggio al digitale implichi una cessazione delle normali trasmissioni televisive la cui unica alternativa sarebbe l'abbonamento a Sky''.
''Chiediamo quindi - conslude - all'Antitrust la cessazione immediata della campagna nonche' alle Regioni interessate un intervento perche' non consentano utilizzi non autorizzati dei propri loghi e soprattutto invitiamo le associazioni dei consumatori ad adoperarsi per assicurare che SKY fornisca agli utenti informazioni non equivoche ne' ingannevoli''
Fonte: Asca
Ven, 20 Mar 2009
Cologno Monzese (Mi), 18 mar - Mediaset Premium trasmettera' in esclusiva il Motogp e tutte le partite di Coppa Uefa. Lo ha annunciato il vicepresidente del Biscione, Pier Silvio Berlusconi, durante la presentazione agli analisti dei risultati 2008.
''Abbiamo chiuso da poco un accordo di tre anni per trasmettere la Coppa Uefa in esclusiva su Mediaset Premium'', ha detto il vicepresidente del Biscione aggiungendo che sempre sul Digitale Terrestre verra' trasmesso il ''paccheto complessivo'' del motomondiale, comprensivo di prove e gare.
Fonte: Asca

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