Mer, 02 Dic 2009

Il ministero delle Comunicazioni non sta impedendo il lancio di Cielo Tv che Sky Tv, l'emittente che fa capo all'imprenditore australiano Ruper Murdoch, vuole far transitare sul digitale terrestre.
Lo afferma in una nota il vice-ministro delle Comunicazioni, Paolo Romani, dopo che da ieri sugli schermi di Cielo Tv, in onda sui canali satellitari di Sky, è stato pubblicato un comunicato in cui si dice che "Cielo non può trasmettere perché privo dall'autorizzazione da parte del ministero".
Secondo Romani si tratta di una "affermazione palesemente non veritiera", in quanto l'autorizzazione per il satellitare sarebbe già in mano all'emittente.
Romani conferma invece che Cielo, per poter atterrare anche sul digitale terrestre, dovrà aspettare l'autorizzazione che il ministero dichiara sarà rilasciata nei previsti 60 giorni conteggiati a partire dal 2 novembre giorno di presentazione della richiesta.
Secondo il viceministro delle Comunicazioni "nel corso dell'istruttoria si è valutata anche la coerenza dell'ammissibilità della richiesta e della legittimità alla diffusione del canale alla luce dei vincoli enunciati dalla decisione della Commissione europea del 2 aprile 2003 con riferimento agli impegni della fusione Stream/Telepiù".
La decisione della Ue prevedeva una deroga antitrust in favore di Sky, per evitare il fallimento delle due prime piattaforme satellitari. Al tempo stesso fissava alcuni paletti.
Fra il gruppo NewsCorp e Silvio Berlusconi, presidente del consiglio e soprattutto principale azionista di Mediaset, è in corso da tempo uno scontro.
Oltre ad essersi reciprocamente denunciate in tribunale, Sky contro Mediaset e davanti all'Antitrust, a parti invertite, stanno cercando di conquistarsi spazi ciascuna nel territorio dell'altra.
Sky sta tentando di entrare nel digitale terrestre, dove Mediaset e Rai hanno le maggiori quote del mercato pubblicitario e di audience, anche grazie all'uso di innovazioni tecnologiche come la penna ripetitore decoder.

Mediaset e Rai cercano a loro volta di portare la guerra sul satellitare dove il padrone di casa in Italia è stato finora certamente il gruppo dell'imprenditore australiano.

Le due emittenti italiane hanno creato, anche con La7 di Telecom Italia, TivuSat una società per trasmettere via satellite le trasmissioni del digitale terrestre. Poi hanno deciso di togliere parte della loro programmazione dal satellite di Sky.
Contro la Rai però è intervenuta l'Autorità per le comunicazioni che ha bloccato questa mossa.
L'Agcom ha infatti deciso che, finché la società Tv non avrà la copertura sull'intero territorio, la Rai dovrà continuare a stare sulla piattaforma satellitare di Sky anche per evitare disagi agli utenti durante la fase di passaggio dall'analogico al digitale.

Fonte: Reuters