Sab, 03 Ago 2013

L'Agcom ridisegna il Piano di assegnazione delle frequenze televisive terrestri digitali. L'accordo, siglato proprio ieri mattina tra il Ministero dello Sviluppo, la Rai e la stessa Agcom, era la condizione per pubblicare la delibera, approvata il 18 luglio.

Il nuovo Piano ridurrà progressivamente a 22 il numero delle frequenze televisive nazionali, lasciandone quattro, dal canale 57 al 60 della banda UHF, a partire dalla fine del 2015, a disposizione della banda larga mobile e quindi di una futura seconda gara riservata agli operatori telefonici.

Il mux 1 della Rai, quello di servizio pubblico, da tempo ricevuto in modo imperfetto avrà un "livello di protezione dalle interferenze adeguato a garantire alla Rai di poter raggiungere la copertura prevista dal Contratto di servizio pubblico (peraltro quello scaduto nel 2012, ndr)".

La Rai riconsegnerà il canale 11 della banda VHF e avrà frequenze in banda UHF per il suo multiplex di servizio pubblico, che sarà regionalizzato. Il tutto andrà a regime entro il 31 dicembre 2016. Per questo motivo, alcuni canali limitrofi a quelli assegnati alla Rai (il 24 e il 32 della banda UHF sul versante adriatico, ad esempio) "possono trovare limitazioni significative".

Il quinto multiplex della Rai avrà i canali 5 e 9 della banda VHF. Fatto salvo quanto avverrà in sede di coordinamento delle frequenze con gli Stati confinanti: la Francia, ad esempio, chiede di utilizzare il canale 11 della banda VHF nel Lazio. Questo comporterà "una modesta variazione di uno dei multiplex da mettere in gara". A Mediaset, viste le interferenze con Malta sul canale 38, per il quale l'Agcom ratifica la conversione dallo standard Dvb-h, ormai fallito, al Dvb terrestre, si propone di impiegare in cambio il canale 24 non più utilizzato per le reti da mettere in gara.

Il canale 56 UHF, dove sono i canali Mediaset Premium, causa interferenze con Malta, sarà sostituito dal canale 54, per ora solo in Sicilia. Nel resto d'Italia il canale 54 è assegnato al gruppo Espresso al posto del 33, in attesa di coordinamento internazionale, ma anch'esso "va tutelato dalle interferenze". Al posto del canale 60 UHF, soggetto a interferenze "causate dai sistemi mobili LTE in via di dispiegamento", TiMedia avrà il canale 55, mentre Rete Capri dovrebbe passare dal 57 al 54 della banda UHF.

Sono state sostanzialmente ignorate le richieste delle tv locali e le proteste delle radio per il canale VHF sottratto allo standard DAB (l'Agcom risponde: acquisire il canale 13 della Difesa). Né l'Agcom risponde a chi ha sottolineato come la riduzione a 22 reti nazionali, con l'eliminazione del vincolo per il Dvb-h, "aumenti ancor più lo sbilanciamento" a favore dei "competitori più forti che restano titolari di cinque reti" rispetto alle tre di TiMedia e alle una o due degli altri operatori.
Fonte: Sole 24 ore