Dom, 15 Feb 2009
ROMA - Prosegue inarrestabile il cammino della tv digitale in Italia, sia attraverso la piattaforma digitale terrestre sia grazie al satellite. E sul fronte degli ascolti, in attesa che nella notte di domenica 15 febbraio in Trentino si 'spengano' Raidue e Retequattro in analogico, si vanno stabilizzando i dati in Sardegna, prima regione 'all digital', con un recupero dei canali generalisti ma anche i risultati positivi di Boing e del neonato Rai Storia. 
In base alle elaborazioni dello studio Frasi, in Italia a gennaio il consumo della piattaforma Dtt è cresciuto dal 7.8% nell'intera giornata registrato a dicembre 2008 all'8.5% ed è più che raddoppiato rispetto a un anno fa (3.9%). In Sardegna sfiora il 79% (78.6), un dato sostanzialmente stabile rispetto a dicembre, mentre il satellite è cresciuto dal 20.9% al 21.4%. In Valle d'Aosta - complice l'orografia del territorio - a dicembre c'é stato il sorpasso del satellite sull'analogico, valore confermato anche a gennaio: il 40% del tempo di visione é concentrato su questa piattaforma, il 21% sul digitale terrestre e il 39% sull'analogico. 
Una situazione analoga, sempre per motivi di caratteristiche del territorio, potrebbe verificarsi in Trentino. "In sostanza - commenta Francesco Siliato, partner dello studio Frasi e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Politecnico di Milano - continua il livello di accettazione della nuova tecnologia anche nei territorio non coinvolti dallo switch off dell'analogico. Certo, non tutto fila sempre liscio e le preoccupazioni di alcuni governatori delle Regioni sono comprensibili: l'importante è che le istituzioni facciano in modo che tutti i ripetitori funzionino. Per il resto, si tratta di un processo inarrestabile". 
Avanza anche la diffusione dei decoder per il digitale terrestre: a dicembre le vendite hanno superato i 7 milioni 300 mila (secondo le stime di Gfk Marketing Services Italia per Dgtvi, il consorzio che riunisce Rai, Mediaset, Ti Media, D-Free, Frt e Aeranti-Corallo), ma si va oltre i 12 milioni 200 mila se si considerano anche quelli integrati in altri apparecchi. 
E da aprile la vendita di televisori integrati sarà obbligatoria. Si vanno assestando, intanto, gli ascolti in Sardegna dopo le sorprese delle prime settimane (come il boom di Rai 4), legate anche all'effetto curiosità. Nei primi dieci giorni di febbraio Rai Storia, che dal giorno 2 ha sostituito Rai Edu 1, nelle 24 ore è allo 0.22%, Rai Gulp all'1.21%, Rai Sport Più allo 0.5%, Rai 4 si è stabilizzato sul 2.02%, Boing ha raggiunto lo 0.6% (e l'1.85% su tutto il territorio nazionale). Considerando le sole reti generaliste, la Rai ha perso un punto (dal 34.6% al 33.4%), Mediaset mezzo punto (dal 39.7% al 39.2%). Ma se si aggiungono i canali sul digitale terrestre, Viale Mazzini tocca il 37% e Mediaset con Boing arriva al 40%: "E' la dimostrazione che gli stessi editori - sottolinea Siliato - possono recuperare ascolti, recuperando l'inevitabile calo delle reti generaliste, creando nuovi canali tematici".
Importante sarà anche il lancio di Tivù Sat, la piattaforma satellitare comune tra Rai, Mediaset e Telecom Italia che debutterà a giugno come strumento complementare al digitale: "A quel punto - conclude Siliato - la tv pubblica avrà assolto al suo impegno di coprire completamente il territorio su tutte le piattaforme". 
Fonte: Ansa